È ormai noto che l’utilizzo prolungato di statine (farmaci estremamente diffusi per il controllo del colesterolo come simvastatina, atorvastatina, lovastatina, rosuvastatina, pravastatina ecc…) provoca disturbi muscolari di vario genere come debolezza e crampi fino ad arrivare alle mialgie nei casi più rari. Nelle eventualità più gravi si possono verificare persino episodi di rabdomiolisi (in sostanza la rottura delle cellule del muscolo).
Gli effetti collaterali sono generalmente gestiti a livello medico con la riduzione delle dosi (essendo il fenomeno dose-dipendente) o con la sospensione o il cambio della terapia. Il nostro primo consiglio è quindi, come sempre, quello di rivolgersi al proprio medico curante per valutare eventuali variazioni terapeutiche calzanti con la propria storia clinica individuale.
Oltre a questo, da alcuni anni sono argomento di studio dei ricercatori delle soluzioni ulteriori, che possono all’occorrenza essere adottate per ridurre lo stress muscolare ed evitare di affrontare i fastidi muscolari abusando di farmaci antidolorifici per uso topico o addirittura sistemico. Una di queste, che reputiamo la più importante, consiste nell’utilizzo di integratori a base di Coenzima Q10.
Le statine infatti funzionano inibendo la produzione del colesterolo a livello epatico e interferendo allo stesso tempo con la produzione del Coenzima Q10, che è un trasportatore fondamentale di elettroni nel mitocondrio cellulare: in sostanza è necessario per il corretto funzionamento delle cellule muscolari!
Pertanto, la diminuzione dei livelli di Coenzima Q10 causata dall’impiego cronico di statine porta a un elevato stress delle cellule del muscolo e quindi alle miopatie di cui sopra, minando la qualità della vita dei pazienti (specie se anziani). Un aiuto può consistere quindi dall’integrazione con Coenzima Q10 (100-200mg al giorno).
È bene inoltre ricordare che questa molecola è utile nel rafforzare le nostre difese immunitarie (per saperne di più leggete questo articolo).
In ogni caso, l’utilizzo di farmaci cronici deve sempre essere accompagnato dall’attenzione del paziente verso eventuali sintomi non previsti che dovessero presentarsi, e, se necessario, prontamente si deve ricorrere al proprio medico o farmacista per avere ulteriori informazioni e indicazioni.
Dott. Mattia Sundas
Bibliografia:
ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4226312/
ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30371340